
Legge Sabatini. La Legge di Bilancio aggiorna anche la legge Sabatini per interventi diretti sulle piccole medie imprese innovative. Infatti prevede che i finanziamenti possano riguardare anche investimenti in tecnologie per favorire la manifattura digitale, prevedendo un contributo statale maggiorato del 30%. L’importo massimo dello stanziamento messo a disposizione dalla Cassa depositi e prestiti può arrivare invece a 7 miliardi di euro. Il 20% di questi fondi sono riservati a interventi di carattere spiccatamente innovativo: big data, cloud computing, banda ultralarga, robotica avanzata, meccatronica, realtà avanzata, manifattura 4d, radio frequency identification. Sono inoltre previste nuove destinazioni di risorse in ordine alle misure agevolative per l’autoimprenditorialità e per le start-up innovative.
Processo telematico. Viene istituisce un Fondo per il finanziamento di investimenti in materia di infrastrutture e trasporti, difesa del suolo e dissesto idrogeologico, ricerca, prevenzione del rischio sismico, attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni, nonché edilizia pubblica. Il Fondo è destinato, a finanziare interventi in diversi settori, tra cui l’informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria.
Nel bilancio 2017 (cap 1536) sono stanziati per la informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria complessivi 81,5 mln per il 2017, 82,5 mln per il 2018 e 82,5 mln per il 2019.
La nota integrativa al bilancio indica i seguenti stanziamenti suddivisi per voce specifica e anno.
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Stanziamenti Bilancio per l’Informatizzazione dell’Amministrazione giudiziaria * |
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Annualità |
2017 |
2018 |
2019 |
Processo civile telematico |
10,9 milioni |
8 milioni |
4,5 milioni |
Processo penale telematico |
9,9 milioni |
10 milioni |
7,2 milioni |
Infrastrutture per il processo telematico |
8,1 milioni |
8 milioni |
8, 1 milioni |
* Nota integrativa al Bilancio 2017 |
Non solo Piano Industria e Bilancio. Infine, la Commissione europea ha approvato, lo scorso 19 ottobre, il documento strategico Crescita digitale (PDF), aprendo la strada – riferisce l’ Agenzia per l’Italia digitale – all’utilizzo di circa 1 ml e 200 milioni di fondi strutturali destinati da amministrazioni centrali al raggiungimento dell’obiettivo Agenda Digitale (Obiettivo Tematico 2 delle politiche di coesione a sostegno della crescita per il periodo 2014-2020), che si aggiungono alle altre risorse messe in campo per l’attuazione della Strategia, per un valore complessivo che supera i 4,5 miliardi. I fondi sbloccati dall’Europa , in particolar, sono 862 milioni di euro regionali e 338,5 milioni nazionali (2014-2020), di cui 95,7 milioni per Governance e Capacità istituzionale, 151,9 milioni per il piano Città Metropolitane, 90,7 milioni per il piano Legalità.
Crescita Digitale può contare anche su 700 milioni di euro allocati in sette altri piani operativi nazionali (tra cui anche Scuola, Infrastruttura e Reti, Cultura e Sviluppo). Si tratta di risorse allocate specificamente per l’OT2 (“obiettivo tematico 2”), denominato “Crescita Digitale”, nella ripartizione decisa dall’Unione europea.
Peraltro segnaliamo che lo scorso 13 dicembre il Ministero per lo sviluppo economico ha comunicato di aver chiuso la procedura per la presentazione delle domande a valere sull’Intervento del Programma operativo nazionale (PON) «Imprese e competitività» 2014-2020 FESR in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni elettroniche e per l’attuazione dell’Agenzia digitale italiana e nell’ambito di specifiche tematiche rilevanti per l’«industria sostenibile» nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
34 domande sono a valere sull’intervento agevolativo “Agenda digitale” e 51 a valere sull’intervento agevolativo “Industria sostenibile”. Il fabbisogno di tali domande è ben superiore alle risorse disponibili, pari a complessivi 200 milioni di euro per entrambi i suddetti interventi agevolativi. Comunque dal 16 dicembre è on line la graduatoria provvisoria per Agenda digitale.
Italian Digital Team. Al momento l’Italian digital team, che era stato appena nominato da Matteo Renzi, continuerà a lavorare. Diego Piacentini, ex ceo di Amazon, e Paolo Barberis con Simone Piunno (Chief Technology Officer – Tecnologia e Architettura), Raffaele Lillo (Applied Data Scientist), Giovanni Bajo (Relazioni sviluppatori), Guido Scorza (Affari Regolamentari nazionali ed europei), Marisandra Lizzi (Comunicazione e Pr) e Simone Surdi (Assistente Tecnico e Coordinatore delle attività), hanno il compito di realizzare il digital dream. Primo step: l’approvazione del Piano triennale per la innovazione digitale.
(Altalex, 31 dicembre 2016. Articolo di Claudia Morelli)