Davos: Xi, dobbiamo dire no a protezionismo

“E’ vero che la globalizzazione ha creato nuovi problemi, ma questa non è una giustificazione per cancellarla, quanto piuttosto per adattarla”. Lo ha detto il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, con un apparente riferimento alle forze anti-globaliste che hanno portato al potere Donald Trump negli Usa. “Piaccia o no, l’economia globale è l’enorme oceano dal quale nessuno può tirarsi fuori completamente”.

Il panorama industriale e commerciale mondiale è cambiato completamente, con nuove catene del valore globale, eppure “le regole del commercio globale non hanno seguito questi sviluppi. C’è una frammentazione delle regole”. Lo ha detto il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping. La Cina sta conducendo un’offensiva al Wto per ottenere lo status di economia di mercato che la metterebbe al riparo dai dazi.

“Dobbiamo dire no al protezionismo. Perseguire il protezionismo è come chiudersi dentro una stanza buia. Vento e pioggia possono pure restare fuori, ma resteranno fuori anche la luce e l’aria”, ha sottolineato il presidente della Repubblica popolare cinese. “Nessuno uscirebbe vincitore da una guerra commerciale”.

Forum blindato, anche barriere antisfondamento tir  – Ci sono anche le barriere antisfondamento da parte di tir quest’anno a garantire la sicurezza dei circa 3.000 partecipanti al World Economic Forum di Davos. Le barriere, che si aggiungono alle grate e ad un controllo minuzioso del territorio da parte della polizia, impediscono il passaggio sulla promenade che costeggia il Congress Centre dove Capi di Stato, ministri, top manager partecipano alla settimana di incontri e confronti. Agli oltre cinquanta poliziotti del cantone dei Grigioni, che in questo momento sono di stanza a Davos, rinforzi sono arrivati dal vicino Canton Ticino: circa 90 agenti che sono utilizzati soprattutto per gli ingressi al congress centre e all’eliporto. Ci sono anche alcune unità speciali per la sicurezza personale di alcuni partecipanti. A contribuire alla sicurezza è anche il Battaglione Fanteria Montagna 30, che viene anche definito battaglione degli svizzeri italiani. La cittadina è comunque blindata sia al proprio interno, con alcune strade off limits, sia rispetto all’esterno. Per raggiungere Davos bisogna infatti inerpicarsi su alcune strade che sono costeggiate da posti di blocco della polizia che controllano macchina per macchina.

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