Terremoto: un decalogo per proteggere i bambini

Gli eventi drammatici costringono molti bambini a vivere in contesti di emergenza e, talvolta, ad abbandonare la propria casa e perdere tutte le abitudini, che per loro rappresentano l’universo di riferimento. Eventi che, come il terremoto che continua a colpire il centro Italia, possono purtroppo ripetersi ed aggravarsi, come è il caso del maltempo. Save the Children propone un decalogo messo a punto per proteggere i bambini proprio in questi contesti di emergenza.

Evitare che restino davanti alla tv: continuare a vedere immagini del disastro non aiuta i bambini a superare il trauma, perchè potrebbero non capire che si tratta di immagini registrate e pensare che l’evento sia ancora in corso.

Ascoltarli attentamente: prima di fornire loro informazioni, cercare di capire qual è la percezione dell’evento e quali i loro interrogativi in merito. Iniziare a dialogare con loro per fornire delle spiegazioni chiare di quanto accaduto, che siano comprensibili in base all’età, lasciando che esprimano le proprie preoccupazioni e tranquillizzarli.

Rassicurarli: spiegare ai bambini quello che si sta facendo per proteggerli, nonché informarli che durante un’emergenza la cosa che si considera prioritaria è aiutarli, affinché si sentano al sicuro.

Accettare l’aiuto di esperti: in caso di vittime in famiglia è importante considerare di rivolgersi a personale specializzato per aiutare sia i bambini che gli altri membri della famiglia a superare il trauma della perdita.

Aspettarsi di tutto: non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo a eventi traumatici e con lo sviluppo, le capacità intellettuali, fisiche ed emozionali dei bambini cambiano. Se i piu’ piccoli dipendono dai genitori per avere la chiave interpretativa di quanto accaduto, quelli piu’ grandi e gli adolescenti attingono informazioni da varie fonti. Tener presente che soprattutto gli adolescenti possono essere maggiormente colpiti da queste storie proprio perchè in grado di capire meglio.

Dedicare tempo e attenzione: i bambini hanno bisogno di sentire che gli adulti sono loro vicini e di percepire che sono salvi e al sicuro. fondamentale parlare, giocare con loro, leggere loro storie o cantare l’abituale ninnananna.

Essere un modello: i bambini imparano dai grandi come gestire le emergenze. Occorre essere attenti ad esprimere le proprie emozioni di fronte ai bambini a seconda della loro età.

Imparare dall’emergenza: anche un evento catastrofico può essere un’opportunità di far capire ai bambini che tutti viviamo in un mondo dove possono accadere queste cose.

Aiutarli a tornare alle loro normali attività: quasi sempre i bambini traggono beneficio dalla ripresa delle loro attività abituali, dal perseguire i propri obiettivi, dalla socialità. Quanto prima i bambini ritorneranno al loro ambiente abituale e meno si continuerà a parlare del sisma, più riusciranno a superare velocemente il trauma.

Incoraggiarli a dare una mano: aiutare gli altri può contribuire a dare ai bambini un senso di sicurezza e controllo sugli eventi. Soprattutto gli adolescenti possono sentirsi artefici di un cambiamento positivo. pertanto importante incoraggiare i bambini e i ragazzi a dare il loro aiuto alle organizzazioni che assistono i loro coetanei.

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