Il prestanome e l’amministratore di fatto: limiti funzionali e responsabilità

Il prestanome e l’amministratore di fatto pur essendo figure con differenti funzioni e responsabilità vengono adoperate congiuntamente in ambito societario per realizzare interessi personali che altrimenti non sarebbero realizzabili, come amministrare la società sottraendosi alle responsabilità penali e civili legate alla carica di amministratore facendosi scudo della circostanza che l’investitura ufficiale di amministratore di diritto ricada su un prestanome solo apparentemente legittimato ad amministrare la società.

Intermediazione finanziaria e inadempimento di obbligazioni non pecuniarie: cosa accade?

Con ordinanza del 6 settembre 2022 n. 26202, in tema di intermediazione finanziaria ed ipotesi di risarcimento danni da inadempimento di obbligazioni non pecuniarie, la Suprema Corte di Cassazione ha sancito il seguente principio di diritto l’obbligazione di risarcimento del danno cagionato da inadempimento di obbligazioni contrattuali diverse da quelle pecuniarie costituisce, al pari dell’obbligazione risarcitoria da responsabilità extracontrattuale, un debito, non di valuta, ma di valore: al relativo creditore è dunque riconosciuto il cumulo della rivalutazione monetaria, applicabile dal giorno di verificazione dell’evento dannoso, e degli interessi compensativi secondo un saggio giudizialmente determinato in via equitativa. Sulla scorta di tale principio, ha demandato alla Corte d’Appello di Roma di pronunciarsi in conformità, al fine di porre rimedio all’errore di diritto presente nella sentenza impugnata, secondo cui, in ipotesi di obbligazione risarcitoria da inadempimento contrattuale, gli interessi decorrono dalla domanda giudiziale e non dall’evento dannoso.

Le condotte frazionate di usura evitano la prescrizione

Il reato di usura si configura come reato a schema duplice e, quindi, si perfeziona con la sola accettazione della promessa degli interessi o degli altri vantaggi usurari, ove alla promessa non sia seguita effettiva dazione degli stessi, ovvero, nella diversa ipotesi in cui la dazione sia stata effettuata, con l’integrale adempimento dell’obbligazione usuraria. Ragione per cui la prescrizione decorre dalla singola condotta di esecuzione dell’accordo usuraio laddove essa rappresenti il mero frazionamento dell’adempimento concordato dalla vittima. A confermarlo è la Cassazione penale con sentenza 15 settembre 2022, n. 34192.

Responsabilità amministrativa: alla Corte dei conti è preclusa la chiamata del terzo

Con la sentenza n. 203 del 28 luglio 2022 la Corte costituzionale ha dichiarato, in riferimento agli artt. 3, 24, 76, 81 e 111 Cost., l’inammissibilità e la non fondatezza delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 83, commi 1 e 2, dell’Allegato 1 (Codice di giustizia contabile) al d.lgs. 26 agosto 2016, n. 174, nel testo conseguente alle modifiche recate dal D.Lgs. 7 ottobre 2019, n. 114, nella parte in cui tali commi dispongono che nel giudizio per responsabilità amministrativa è preclusa la chiamata in causa per ordine del giudice, poiché la Corte dei conti in sede giurisdizionale, se da una parte non è vincolata al provvedimento di archiviazione del PM, che non ha natura giurisdizionale, dall’altra non può determinare (od orientare) l’iniziativa di quest’ultimo, né supplire all’eventuale mancato esercizio dell’azione.