Trust: tassa fissa per la devoluzione di partecipazioni e immobili

Deve ritenersi consolidato il principio secondo cui il trasferimento dal “settlor” al “trustee” di immobili (e partecipazioni sociali) per una durata predeterminata o fino alla morte del disponente, i cui beneficiari siano i discendenti di quest’ultimo, avviene a titolo gratuito e non determina effetti traslativi, poiché non ne comporta l’attribuzione definitiva al trustee, che è tenuto solo ad amministrarlo ed a custodirlo, in regime di segregazione patrimoniale, in vista del suo ritrasferimento ai beneficiari del “trust”. Detto atto, pertanto, è soggetto a tassazione in misura fissa, sia per quanto attiene all’imposta di registro che alle imposte ipotecarie e catastali, è quanto stabilito dalla Cassazione civile con l’ordinanza n. 25327/2022.

Art. 33-sexies c.p.p.: è sempre abnorme l’indebita regressione del procedimento

Le Sezioni Unite penali della Corte di cassazione, sentenza 5 ottobre 2022, n. 37502, hanno dato risposta al seguente quesito: «se sia abnorme il provvedimento del giudice dell’udienza preliminare che, ai sensi dell’art. 33-sexies c.p.p., disponga la restituzione degli atti al pubblico ministero sull’erroneo presupposto che, per il reato per il quale è stato richiesto il rinvio a giudizio, l’azione penale debba essere esercitata con citazione diretta a giudizio».

Notifica PEC effettuata a domicilio digitale eletto diverso da quello indicato nel registro INI-PEC

La natura sostanziale e non processuale di un atto non osta all’applicazione degli istituti appartenenti al diritto processuale, quale quello della sanatoria per raggiungimento dello scopo. Ne consegue, ai sensi dell’articolo 160 c.p.c., che la notifica di un preavviso di rigetto, ex articolo 10 bislegge 241/1990, eseguita presso un diverso indirizzo di posta elettronica certificata del destinatario è nulla, ma può operare opera il principio, inferibile dall’articolo 156, comma 3, c.p.c.., secondo cui la nullità non può essere pronunciata se l’atto abbia raggiunto lo scopo cui è destinato. Allorché un atto normativo faccia chiara menzione di ulteriori atti, definendoli parte integrante del medesimo, sussiste un onere collaborativo del soggetto interessato ad attivarsi ai fini di prenderne conoscenza (Consiglio di Stato, sez. V, 6 ottobre 2022, n. 8651).