Decreto PNRR: semplificazioni in materia di appalti

Il decreto PNRR (D.L. 24 febbraio 2023 n. 13 – G.U. 24 febbraio 2023, n. 47) prevede disposizioni per l’accelerazione e lo snellimento di procedure in materia di appalti pubblici e grandi opere: è prevista l’estensione a tutti gli appalti PNRR e PNC, comprese le infrastrutture connesse, delle procedure “supersemplificate” già previste per l’edilizia penitenziaria, ferroviaria e giudiziaria, in materia di conferenza dei servizi, VIA e acquisizione degli assensi dei Beni Culturali .

Riforma Cartabia e Milleproroghe: le nuove norme sull’affidamento dei minori ai servizi sociali e sull’ascolto diretto

Il nuovo articolo 5 bis della legge adozione 4 maggio 1983, n. 184 (come modificato dall’art. 28, comma 1, lett. d), D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149) prevede che, salvi i casi di urgenza, il minore possa essere affidato ai servizi sociali solo quando si trovi in una condizione di pregiudizio che richiede l’applicazione di una misura di limitazione della responsabiltà genitoriale ex articolo 333 c.c. e gli interventi di sostegno alla famiglia previsti dall’articolo 1 della legge adozione si siano rivelati inefficaci o i genitori non abbiano collaborato alla loro attuazione. Rientra nella procedimentalizzazione dell’affidamento ai servizi sociali anche l’obbligo del giudice di ascoltare direttamente il minore; infatti, per i procedimenti instaurati dopo il 30 giugno 2023, il nuovo articolo 473-bis.1, comma 2, c.p.c. vieterà la possibilità di delegare ai giudici onorari del tribunale per i minorenni l’ascolto del minore, che dovrà dunque essere costituito da un ascolto diretto da parte del giudice togato (Art. 8, comma 9 bis, D.L. 29 dicembre 2022, n. 198, convertito in L. n. 14/2023).

La Cassazione respinge la rilevanza dell’incostituzionalità del 41-bis

Con sentenza 7 febbraio 2023, n. 5363, la Prima Sezione della Cassazione è tornata ad occuparsi del regime di cui all’art. 41-bisord. pen., vagliandone la sua legittimità costituzionale rispetto agli artt. 2, 3, 13, 24, 111 e 117 Cost. in relazione alla mancata devoluzione della sua applicazione genetica alla giurisdizione come per le misure di prevenzione personali. La Prima Sezione ha ritenuto infondata la questione e ha rilevato che la stessa questione fosse già stata esaminata dalla Cassazione e dalla Corte costituzionale, con esito negativo.