Giorno: 22 Maggio 2023
Riforma Cartabia e domanda cumulata congiunta di separazione e divorzio: i Tribunali di Milano e Firenze
La riforma della giustizia familiare prevede alcune regole speciali per i giudizi di separazione e divorzio consentendo al ricorso introduttivo d’essere veicolo di entrambe le domande. È questo un cumulo non previsto per i ricorsi su domanda congiunta e la sua possibilità suscita in giurisprudenza contrasti che dovrebbero essere risolti consentendo anche ai coniugi del ricorso congiunto di avvalersi dei vantaggi offerti dal cumulo delle domande nei giudizi contenziosi. È quanto viene affrontato nel Tribunale di Milano 5 maggio 2023 e nel Tribunale di Firenze 15 maggio 2023.
Omicidio colposo per il medico che attesta con superficiale diagnosi l’idoneità all’agonismo
Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte d’appello aveva confermato la condanna inflitta ad un medico specialista per il reato di omicidio colposo, la Corte di Cassazione penale, Sez. IV, con la sentenza 17 maggio 2023, n. 20943 – nel disattendere la tesi difensiva secondo cui non vi erano evidenze probatorie che la morte dell’atleta fosse conseguita eziologicamente alla condotta colposa del medico specialista – ha affermato il principio secondo cui risponde di omicidio colposo il medico specialista che, rilasciando il certificato di idoneità sportiva agonistica con validità annuale, attesti con superficiale diagnosi l’idoneità alla pratica sportiva agonistica di un atleta, in seguito deceduto nel corso di un allenamento a causa di una patologia cardiologica, ciò sia per l’automatica ammissione del soggetto all’attività sportiva, incompatibile con la sua situazione clinica, sia per essere razionalmente altamente credibile che la sua morte sarebbe stata evitata, se non avesse svolto l’allenamento.
Divieto ai titolari di contratti flessibili di partecipare ai concorsi della PA: questione inammissibile
Con l’ordinanza 12 maggio 2023, n. 95 la Corte costituzionale ha dichiarato la manifesta inammissibilità, per difetto di rilevanza, della questione di legittimità costituzionale dell’art. 20, commi 2 e 9, del D.Lgs. n. 75 del 2017, in riferimento all’art. 3 Cost., nella parte in cui esclude i lavoratori titolari di contratti di somministrazione di lavoro presso le pubbliche amministrazioni dalla possibilità di partecipare alle procedure concorsuali eventualmente bandite dalle pubbliche amministrazioni, e riservate, in misura non superiore al 50% dei posti disponibili, al personale non dirigenziale che risulti titolare di un contratto di lavoro flessibile, poiché difetta il nesso di strumentalità necessaria tra la definizione del giudizio principale e la risoluzione della questione.
Post denigratorio su gruppo Facebook: è diffamazione e non diritto di critica
In ipotesi di diffamazione on line mediante pubblicazione su un gruppo Facebook, non sussiste il diritto di critica, se gli epiteti, pur entrati nel linguaggio comune, abbiano valenza denigratoria. In questo modo si è espressa la quinta sezione della Suprema Corte di cassazione con la sentenza del 2 maggio 2023, n. 18057.