Anatocismo bancario: il corretto valore del T.A.E. dopo la capitalizzazione degli interessi

La previsione, nel contratto di conto corrente stipulato nella vigenza della delibera CICR 9 febbraio 2000, di un tasso di interesse creditore annuo nominale (TAN) coincidente con quello effettivo (TAE) non dà ragione della capitalizzazione infrannuale dell’interesse creditore, che è richiesta dall’art. 2 della delibera, e non soddisfa, inoltre, la condizione posta dall’art. 6 della delibera stessa, secondo cui, nei casi in cui è prevista una tale capitalizzazione infrannuale, deve essere indicato il valore del tasso, rapportato su base annua, tenendo conto degli effetti della capitalizzazione. Così ha stabilito la Cassazione, con l’ordinanza n. 18664 del 3 luglio 2023.

Maltrattamenti: rilevano solo le condotte vessatorie consumate “durante la convivenza”

La Sesta sezione della Corte di cassazione penale, con la sentenza 14 luglio 2023, n. 30761, pur ribadendo che il limitato contesto temporale della convivenza (intesa nell’accezione più ristretta rispetto alla mera coabitazione) non è aprioristicamente incompatibile con la fattispecie incriminatrice ex art. 572 c.p., annulla con rinvio la ricorsa sentenza che aveva ricompreso nei maltrattamenti anche le condotte poste in essere nella fase post-convivenza, chiedendo al giudice del rinvio di verificare se gli agiti illeciti successivi possano essere inquadrati in diverse ipotesi delittuose (in primis, negli atti persecutori).

L’abolizione della riserva statutaria di controllo pubblico

È legittima e non integra un abuso di potere la modifica statutaria, deliberata dall’assemblea con il voto favorevole della maggioranza dei soci, volta ad eliminare la originaria previsione della riserva di controllo pubblico della società e ad adeguare lo statuto all’evoluzione normativa. Così si è espresso il Tribunale di Torino con la sentenza del 14 aprile 2023.

Il Massimario sulla Proprietà industriale: luglio-agosto 2023

Il Massimario di luglio-agosto 2023 è costituito da sentenze di legittimità che dettano principi sulla tutela dell’opera cinematografica; sui criteri applicabili per la liquidazione del danno nella proprietà intellettuale ed infine sulla decadenza del marchio per non uso. Quanto alle sentenze di merito il massimario termina con una decisione del Tribunale di Milano che si occupa anch’essa dell’applicazione dei criteri di liquidazione del danno da contraffazione.