La parte civile nel processo “Ambiente svenduto” e il danno 231: anticipiamo le motivazioni della sentenza Ilva
A distanza di anni dall’inizio della sua celebrazione, nel maggio 2021 si è concluso il processo c.d. “ambiente svenduto” celebratosi dinanzi alla Corte di Assise di Taranto e che ha coinvolto, nella veste di imputati, 44 persone fisiche e 3 ‘enti’. Prima dell’avvio dell’istruttoria dibattimentale si sono tenute molteplici udienze dedicate alla costituzione delle parti civili e tra le diverse questioni anche quelle riferite alla possibilità di costituirsi – per l’appunto parte civile – nei confronti delle società imputate. Alla luce di questo, nelle motivazioni ancora da depositare, si presume che la questione sarà nuovamente affrontata e forse si troveranno anche delle argomentazioni in merito al tema del danno e del consequenziale risarcimento. Nel presente elaborato si tenterà, dunque, un esercizio di logica giuridica a fronte di quanto accaduto durante il processo e si affronterà il tema del ‘danno231’.