Violazione dei sigilli: rileva l’illegittimità dell’atto amministrativo impositivo?
Con un’ampia motivazione la Corte di cassazione, sentenza 2 maggio 2022, n. 16984, ripercorre gli elementi costitutivi del reato di violazione di sigilli (art. 349 c.p.) escludendo che la legittimità del provvedimento amministrativo che impone l’indisponibilità materiale del bene possa venire in rilievo ai fini della consumazione del delitto. Ragione per cui, anche in caso di atto della pubblica amministrazione privo dei requisiti di legittimità, non è dato al soggetto che subisce l’imposizione sottrarsi alla sua esecuzione, eludendo il vincolo rappresentato dall’apposizione dei sigilli. Né al giudice penale, contrariamente a quanto disposto espressamente dall’art. 650 c.p., è consentito procedere alla disapplicazione dell’atto amministrativo la cui legittimità ed efficacia non rientra tra gli elementi descrittivi della fattispecie.