Mese: Giugno 2022
Luoghi di lavoro: il Protocollo aggiornato per il contrasto al Covid-19
Limiti, modalità, pubblicità delle delibere sottoposte a condizione: la massima milanese 199
È legittima l’apposizione di condizioni sospensive o risolutive alle delibere assembleari e consiliari di s.p.a. e di s.r.l., anche aventi ad oggetto modifiche dello statuto, entro i medesimi limiti di legittimità previsti nella disciplina generale del contratto (artt. 1354 e seguenti c.c.). Gli effetti dell’avveramento della condizione, tuttavia, non retroagiscono al tempo in cui è stata assunta la deliberazione, bensì si producono al momento dell’avveramento della condizione. Qualora le delibere condizionate siano soggette a iscrizione nel registro delle imprese, il termine per il deposito decorre dal momento in cui esse sono state adottate, anche in caso di condizioni sospensive. Successivamente, al verificarsi della condizione, la società (e/o gli altri soggetti obbligati) sono tenuti a dare pubblicità agli effetti da ciò derivanti, nelle forme richieste dal contenuto della deliberazione condizionata. Qualora le delibere condizionate abbiano ad oggetto una modificazione dello statuto, la verifica delle condizioni richieste dalla legge e della legittimità della modificazione condizionata, ai sensi dell’art. 2436, comma 1, c.c., è svolta dal notaio che ha verbalizzato la delibera condizionata, prima di effettuare la richiesta di iscrizione nel registro delle imprese. Avveratasi la condizione, gli amministratori devono depositare nel registro delle imprese il testo dello statuto nella sua redazione aggiornata in dipendenza della deliberazione condizionata, ai sensi dell’art. 2436, comma 6, c.c., senza che sia necessario un ulteriore intervento dell’assemblea straordinaria o dell’altro organo che ha assunto la deliberazione. Gli effetti della modifica condizionata, in ogni caso, si verificano al momento dell’avveramento della condizione, indipendentemente dall’esecuzione di tale successivo adempimento pubblicitario nel registro delle imprese.
Ius scholae e stupefacenti: i ddl di riforma approdano alla Camera
Nella settimana in cui sono stati pubblicati in G.U. la delega sui contratti pubblici (L. 78/2022) e il nuovo Decreto bollette (D.L. 80/2022), il Senato ha convertito in legge il D.L. 41/2022 sulle elezioni amministrative e ha approvato con modifiche la Legge delegazione europea 2021. Approdano all’Assemblea della Camera il ddl con le nuove norme sulla cittadinanza (che introduce lo Ius scholae) e il provvedimento che modifica la disciplina sugli stupefacenti. Ok in Commissione Giustizia del Senato per il ddl sull’equo compenso: a breve l’Assemblea di Palazzo Madama darà il suo ok definitivo.
Impianto fotovoltaico sul terrazzo comune: al conduttore serve l’autorizzazione assembleare?
Il Tribunale di Roma, con sentenza del 13 giugno 2022, ha rigettato la domanda risarcitoria di una conduttrice, la quale lamentava il diniego oppostole dall’assemblea condominiale all’installazione sul terrazzo comune di un impianto fotovoltaico. Va osservato che l’art. 1122 bis c.c. non prevede al riguardo alcuna autorizzazione assembleare e che all’istallazione dell’impianto sulle parti condominiali può, peraltro, procedere anche il conduttore.
Covid: legittima la sospensione dei docenti che non si sottopongono al vaccino
Il Tribunale di Milano, con sentenza del 17 maggio 2022, ripercorrendo il quadro normativo in materia di obblighi vaccinali per il personale docente, ha dichiarato legittima la sospensione dal servizio dei docenti non vaccinati vista la tipicità della prestazione lavorativa svolta da tale categoria professionale e la finalità dell’obbligo imposto, ossia assicurare lo svolgimento in presenza dell’attività scolastica in condizioni tali da poter ridurre il più possibile l’avverarsi delle situazioni di pericolo per la salute pubblica.