Decreto Giustizia: arriva l’ok della Camera. Il CdM approva il Decreto immigrazione

Nella settimana in cui è stata pubblicata in G.U. la L. 127/2023 di conversione del D.L. 28 luglio 2023, n. 98, recante misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento, l’Assemblea della Camera dà il primo ok al Decreto Giustizia. Prima approvazione anche per il Decreto asset e investimenti. Il CdM approva ben tre D.L., tra cui quello in materia di immigrazione e protezione internazionale.

Diritto di opzione in caso di più categorie di soci: la massima n. 208 del Consiglio Notarile di Milano

L’interessante massima n. 208 del Consiglio notarile di Milano esamina la posizione dei soci delle diverse categorie di azioni quando la società aumenta onerosamente emettendo azioni in misura non proporzionale alle azioni delle categorie già in circolazione e l’opportunità di prevedere nello statuto che la delibera di aumento oneroso del capitale sociale avvenga senza predeterminazione delle categorie di azioni.

Vaccinazioni raccomandate nell’interesse della collettività: indennizzo esteso anche ai danni permanenti

Con la sentenza n. 181 del 2023 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – in riferimento agli artt. 2, 3 e 32 Cost. – dell’art. 1, comma 1, della legge n. 210 del 1992, nella parte in cui non prevede che il diritto all’indennizzo, istituito e regolato dalla stessa legge, alle condizioni ivi previste, spetti anche ai soggetti che abbiano subito lesioni o infermità, da cui siano derivati danni permanenti all’integrità psico-fisica, per essersi sottoposti a vaccinazione non obbligatoria, ma raccomandata, anti-HPV, poiché la mancata inclusione viola il principio di solidarietà che impone alla collettività di essere, per l’appunto, “solidale” con il singolo che subisce un danno per essersi attenuto alla condotta raccomandata dalle pubbliche autorità a tutela dell’interesse collettivo, irragionevolmente pregiudica chi spontaneamente si attiene alla condotta richiesta dagli organi preposti alla difesa del diritto alla salute della collettività, rispetto a coloro il cui comportamento è adesivo a un obbligo giuridico presidiato da rimedi deterrenti, priva di ogni tutela il diritto alla salute di chi si è sottoposto al vaccino (anche) nell’interesse della collettività.